Giuseppe Conte il rivoluzionario, rievoca anche Che Guevara
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Direttore: Alessandro Plateroti

Giuseppe Conte il rivoluzionario, rievoca anche Che Guevara

Giuseppe Conte

Come Giuseppe Conte ridefinisce il concetto di patria, collegandolo a libertà ed eguaglianza, rievocando Che Guevara.

In un recente discorso, Giuseppe Conte, leader del Movimento 5 Stelle, ha offerto un’analisi profonda sul significato del concetto di patria, distanziandosi da accezioni limitative per abbracciare una visione più inclusiva e liberale, rievocando addirittura Che Guevara. Durante l’evento “Patria e politica” a Roma, Conte ha rievocato la ricchezza storica e i molteplici significati che la patria ha assunto nel corso dei secoli, sottolineando come, al di là di connotazioni biologiche o naturalistiche. Essa abbia sempre evocato un forte senso di appartenenza.

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Giuseppe Conte
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La patria oltre i confini: una visione storico-politica

Conte ha rimarcato come il concetto di patria si sia evoluto, partendo dalle sue radici più antiche associate all’idea di libertà di un popolo. Citando esempi storici, dall’uso della parola da parte di Pericle ai rivoluzionari che cantavano la Marsigliese, il discorso ha messo in luce come il termine “patria” abbia sempre racchiuso in sé la lotta per l’indipendenza e la libertà.

Approfondendo, Conte ha evocato le figure di Che Guevara, Carlo Rosselli e Giuseppe Mazzini, per illustrare come il concetto di patria si sia allargato nel tempo, includendo non solo la libertà ma anche l’eguaglianza tra i cittadini. Mazzini, in particolare, viene citato per il suo contributo nel legare indissolubilmente patria, libertà ed eguaglianza. Promuovendo una visione dove la patria diventa simbolo di comunità, voto, educazione e lavoro.

La critica al patriottismo limitativo

Nel suo intervento, Conte non ha trascurato di menzionare come, a un certo punto della storia, il concetto di patria sia diventato limitativo. Specialmente verso la fine dell’800, quando il patriottismo mazziniano venne messo in discussione. Tuttavia, ha ricordato come gli antifascisti abbiano recuperato e rinnovato il significato di patria. Citando Rosselli e il suo ideale di una patria libera da frontiere e cannoni, che risiede nel “nostro mondo morale”.

L’intervento di Conte si posiziona dunque come un appello a riconsiderare la patria non come un mero territorio delimitato da confini. Ma come l’espressione di una comunità di individui liberi e uguali, impegnati nella costruzione di un futuro condiviso basato su valori di libertà, eguaglianza e solidarietà. Attraverso il richiamo a figure storiche e la riflessione sui vari significati che la patria ha assunto nel corso del tempo. Il discorso di Conte offre spunti preziosi per un dibattito sempre attuale sulla politica, l’identità e i valori condivisi da una comunità.

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ultimo aggiornamento: 10 Febbraio 2024 13:11

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